lunedì 20 maggio 2013

Vanaclù - "GabbiaNo" ovvero “Dell’Amar per Noia” - ven. 24 e sab. 25 Maggio


PARABOLE FRA I SANPIETRINI
“C’è bisogno”
Festival di teatro da Roma in fuori

II Edizione
8 Febbraio | 25 Maggio

FORTE FANFULLA
Via Fanfulla da Lodi, 5 (Pigneto)


Ultimo appuntamento - ven. 24 e sab. 25 Maggio

Vanaclù  - "GabbiaNo" ovvero “Dell’Amar per Noia”

da Anton Cechov un dis-adattamento di Woody Neri
con Woody Neri, Massimo Boncompagni, Liliana Laera, Stefana Medri, Mimmo Padrone, Gioia Salvatori, Marta Pizzigallo, Loris Dogana


Dopo lunghi e intensi mesi che hanno visto susseguirsi diverse e interessanti realtà del panorama teatrale italiano, Parabole fra i Sanpietrini giunge al suo ultimo appuntamento venerdì 24 e sabato 25 maggio con la compagnia Vanaclù che presenterà lo spettacolo "GabbiaNo" ovvero “Dell’Amar per Noia”; prima tappa della tournee romana che proseguirà il 15 e 16 giugno nell’ambito della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea “Argot Off” presso il Teatro Argot Studio.



Il 25 maggio, per festeggiare il successo di Parabole e ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto e accompagnato in questo lungo viaggio, avrà luogo la tradizionale festa di chiusura piena di incursioni sonore, culinarie e performative.

"GabbiaNo” è una riscrittura de “Il Gabbiano” di Anton Cechov. Tutto ruota intorno a una piscina gonfiabile, reminescenza di fanciullesche vacanze da cortile. Un luogo che tutti descrivono come incantevole, ma che appare più come uno scantinato industriale, un rifugio antiatomico, una prigione (una Gabbia, appunto), dove i detenuti/personaggi trascorrono la loro personale ora d’aria, la loro vacanza, girando in tondo, a vuoto, nell’impossibilità mentale e fisica di evadere. Confinati in questo non-luogo, essi divorano passioni, gelosie, amori; ma tutto ha il sentore dello svago: anche il dolore è inflitto per noia. Condannati a una vita che si limita all’esistere, l’unica possibilità di trovarsi un senso è elevare l’inutile a essenziale, la chiacchiera a filosofia, l’infatuazione ad amore, il ridicolo a tragedia. E soprattutto, viceversa. Konstantin (o ci  che ne rimane) è un disadattato, imprigionato in una farsa di periferia circondato da un teatrino che non condivide, da persone che non lo vedono, o meglio non lo leggono, lo inchiodano a una quotidianità che lo uccide lentamente, ingabbiato più degli altri è imprigionato, poiché della propria Gabbia sembra l’unico ad avvertire le strette sbarre. 


Una Gabbia. Una vasca per pesci. Uno spazio finito, reso curvo dai rintocchi della noia. Nessuna via d’uscita. Solo un rincorrersi inutile in un girotondo che sa di trenino da villaggio vacanze, dove ognuno è preda inseguitrice.  Lo chiamano “Amore”. 
L'Assenza stessa, questa è l'unica cosa viva. L’mpasse, l’imbarazzo, il malessere.  L’umorismo è tragedia in vacanza. Risate di barzellette a un funerale.
Woody Neri


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lunedì 13 maggio 2013

PARABOLE FRA I SANPIETRINI: XI appuntamento 16,17,18 maggio "Civediamoaldiperdi"


PARABOLE FRA I SANPIETRINI
“C’è bisogno”
Festival di teatro da Roma in fuori

II Edizione
Fino al 25 Maggio

XI appuntamento – giov. 16, ven. 17, sab. 18 Maggio

Gruppo di Teatro Campesrte (Genova)

Civediamoaldìperdì

di Elisabetta Granara, Chiara Valdambrini, Roberta Testino
con Elisabetta Granara, Elisa Occhini, Sara Allevi
Regia Elisabetta Granara
Scenografia e costumi Elisabetta Granara, Chiara Valdambrini
Luci e supervisione tecnica Carlo Cicero
Consulenza tecnica musicale Fabio Bonelli
Musiche Musica da cucina


Continua a ritmo serrato la programmazione di PARABOLE FRA I SANPIETRINI che arriva cosi al suo undicesimo appuntamento, sarà la volta de Il Gruppo di Teatro Campestre compagnia genovese, che presenta al Forte Fanfulla Civediamoaldìperdì. Lo spettacolo composto da un cast al femminile  racconta “dei conflitti e le insidie del cibo nell'era del biologico”.


Uno spignattare di fondo partecipa alla discussione sull'esistenza, dove il cibo è necessità. Giorno per giorno.  Da un giorno all’altro il Dì per Dì, catena di supermercati che deteneva l’egemonia nel centro storico di Genova, ha cambiato colore e preso un nome francese: ora si chiama Carrefour. Anche se si è parlato di sistemi promozionali innovativi, come guerrilla e street marketing, chi si è occupato di informarci della novità se l’è cavata con qualche palloncino attaccato qua e là e una nuova insegna. Restano le cassiere, resta la stessa disposizione dei prodotti, anche quelli targati “Dì per Dì”, che hanno solo cambiato il nome. Quello che resta è un supermercato, dove imbestialirsi in una coda che non scorre tra l’una e l’una e mezza della propria pausa pranzo.
Tre ragazze, precarie e aiuto cuoco al ristorante Besame Mucho, rappresentano cameriere, studentesse fuori sede o aspiranti casalinghe in cerca delle soluzioni alimentari più ecologiche etiche e sane possibili, sballottate da una raccolta punti a una bottega solidale, in un reticolo di commerci equi, gruppi di acquisto, smania di premi fedeltà e interminabili code alle casse. Come scegliere cosa mangiare? Nessuno lo sa, veramente. Maneggiando stoviglie riproducono i suoni della memoria: il rumore della mamma che gratta il pane, lo sfrigolio del soffritto, i rumori del masticare, del deglutire, del digerire, il ronzio dell'esistenza che non ci abbandona mai. In scena si gratta, si mescola e di canta. In un angolo un microfono resta acceso ad amplificare i loro pensieri, le regole, i sogni e le incertezze.

Le musiche dello spettacolo sono scritte e interpretate da Musica da Cucina
Civediamoaldìperdì è stato presentato in anteprima al Festival Play With Food III – Torino
È vincitore del Concorso Teatropianeta – Siena
È finalista del Premio Scintille 2012


BIOGRAFIA BREVE
Il Gruppo di Teatro Campestre è stato fondato nel 2008 da Elisabetta Granara e Chiara Valdambrini ed è oggi un progetto di Elisabetta Granara aperto ad amici e collaboratori storici e nuovi. Insieme a Chiara Valdambrini e Luca Agricola, fanno parte della cerchia GTC per collaborazioni passate o presenti, anche Sara Allevi, Elisa Occhini, Carlo Cicero, Jan Papas, Roberta Testino, Musica da Cucina e tanti altri.
Progetti connessi al GTC per maternità o co-maternità sono il Rural Indie Camp, Festival di musica e teatro indipendente in Valle Scrivia, in collaborazione con l'Associazione Culturale Disorder Drama, The Mole People, progetto segreto definito da Disorder Drama "retro acoustic cabaret from Besolagno", e UsaiGranaraDuet, duo composto da Maria Luisa Usai from Sassari e Elisabetta Granara. La prima produzione “Un fischio, samba, morte” (2010) ha vinto il Premio Speciale del Bando Giovani Realtà del Teatro a Udine nel 2011. Per “CivediamoalDìperdì”, secondo spettacolo autoprodotto, il GTC ha collaborato con Fabio Bonelli, in arte “Musica da cucina” (www.fromthemountains.com).

giovedì 2 maggio 2013

PARABOLE FRA I SANPIETRINI: 9,10,11 maggio DOPPIO APPUNTAMENTO Stefano Detassis + Teatro Dei Venti


IX e X - giov. 9, ven. 10 e sab. 11 Maggio  DOPPIO APPUNTAMENTO

Stefano Pietro Detassis - L'aiutante di Brušek (progetto in Cuniculum)
+
Teatro dei Venti – Senso Comune



Parabole fra i Sanpietrini il 9-10-11 maggio si sdoppia, racchiudendo in tre giornate il IX e X appuntamento della rassegna che per l’occasione ospiterà il gruppo proveniente da Modena Teatro dei Venti e l’attore trentino Stefano Pietro Detassis.

Immagine di @Alex Ledda


Stefano Detassis alle ore 20.30, nella sala teatro del Forte Fanfulla, presenterà L’aiutante di Brušek, spettacolo facente parte del progetto In Cuniculum, prima tappa di un percorso in continua crescita: lo spettacolo nasce come progetto di ricerca intorno al testo Felidae di Akif Pirinçci e a In cuniculum, testo originale, di Carlo Cenini.
Il protagonista di questo monologo si chiama Giorgio Valmarana ed è l'aiutante di uno scienziato, il Brušek del titolo. Brušek non è mai presente in scena ed è impegnato nella ricerca di una pomata in grado di cicatrizzare e riparare qualsiasi tipo di ferita o amputazione da arma da taglio. Valmarana riceve da Brušek dei pacchi postali contenenti le cavie e varie confezioni di pomate non riuscite. Le pomate non riuscite hanno altri effetti rispetto a quello cicatrizzante, giudicati comunque commerciabili. A un certo punto Valmarana scoprirà che Brušek è morto da tempo. Lo spettatore potrà essere colto dal dubbio che Valmarana sia impazzito a furia di testare pomate e che Brušek sia solo una delle sue allucinazioni, ma questo dubbio non verrà mai risolto.
Come l’aiutante rimane relegato, per troppo tempo, tra quattro mura, così tutto accade sul palco: si ricerca la possibilità di evocare ciò che sta intorno alla vera e propria storia, facendo intuire al pubblico elementi che potrà montare personalmente creandosi la sua storia privata. Cavie come il protagonista, Valmarana.
Stefano Detassis


Treatro dei Venti subito a seguire, alle ore 21.30, porta in scena Senso Comune, spettacolo finalista al Premio Scenario 2011, un’opera onirica, forte fatta di suggestioni ed esperienze.
Lo spettacolo prende forma dall’unione di tre dimensioni.
La periferia è la dimensione spazio: Scampia, quartiere all’estrema periferia Nord di Napoli, l’enorme sottoscala di uno dei tanti palazzoni; una zona di buco, al riparo dalle guardie, dove arriva solo l’eco storpiato del neomelodico. Zona franca usata una volta come deposito. Detersivi, saponi, vernici, carburanti, prodotti lucidanti, diluenti per cosmetici a riposo in taniche perfettamente impilate. L’odore del ragù si mischia di rimbalzo al puzzo di solvente.

Teatro Dei Venti


La vita è la dimensione fisica: incastonati in questo spazio tre corpi con le loro storie e la loro esistenza al margine. Ci si addentra in vite inquinate, in storie lontane dal comune senso del bello, del ben fatto, del vivere secondo principi sani.
L’attesa è la dimensione tempo: le vite in questo spazio sono ferme. Si muovono a ritroso, non procedono nel tempo. Incastrate in un luogo reale, gonfie di storie vere, ma senza un futuro immaginabile, un passo che conceda aria.
Non un semplice spettacolo con una trama fissa che si dipana ma frammenti di esistenze, monologhi, suoni e immagini.


Progetto In Cuniculum
L’aiutante di Brušek

Autore-musicista-regista: Carlo Cenini
Attore-regista-tecnica: Stefano Pietro Detassis
Co-prodotto da Spazio Off (Tn)


Senso Comune
Una produzione Teatro dei Venti

Regia Stefano Tè
Drammaturgia Giulio Costa
Musiche Matteo Valenzi e Igino L. Caselgrandi
Con Igino L. Caselgrandi, Francesca Figini, Antonio Santangelo, Stefano Tè
Voce fuori campo Ernesto Mahieux
Spettacolo finalista Premio Scenario 2011


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PARABOLE EXTRA: "Una brillante pecora nera" 3 e 4 maggio FORTE FANFULLA


PARABOLE EXTRA
da ven. 22 marzo a sab. 4 maggio

IV – ven. 3, sab. 4 Maggio
Una brillante pecora nera
di Valeria Bianchi 
con Alessandra Della Guardia, Elena D'Angelo, Valeria Bianchi 

PARABOLE FRA I SANPIETRINI entra nella sua ultima fase presentando un mese di maggio ricco, che vedrà l’ultimo appuntamento di PARABOLE EXTRA: una finestra oltre il Festival, un focus che pone l'attenzione sui nuovi scenari del panorama romano.

Venerdì 3 e sabato 4 maggio sarà la volta di Una brillante pecora nera, uno spettacolo di Valeria Bianchi nato dalla riflessione dell’autrice su alcuni pensieri: il volto, esposizione della propria vulnerabilità; quadro, immediato riflesso dello scorrere del tempo, dell'esperienza personale, del vasto mondo interiore. Il volto sempre più inadeguato e, oggi, costretto a essere negato, celato, violato, nascosto, cancellato, deturpato. Spunti su cui la Bianchi meditava da tempo e che avevano trovato una assonanza con un documentario (Il corpo delle donne di L. Zanardo, osservazione molto acuta dell'immagine che i mass-media trasmettono della donna). Pensieri urgenti ma confusi, alla ricerca di una forma per potersi palesare su un palcoscenico.
L’incontro con Alessandra Della Guardia e Elena D'Angelo rende concreti questi pensieri puntandone alla realizzazione. Durante il lavoro l'indagine si sposta verso l'intimità, l'esperienza vissuta, nella quale il pubblico può immedesimarsi.
Una scrittura asciutta, una musica essenziale, una scena nuda, pochi elementi fondamentali, 3 attrici e i loro corpi, la loro presenza.



Una fila di scarpe illuminata. Scarpe eleganti, sportive, da uomo, da donna, scarpe da lavoro, scarpe demodè...
Le scarpe sono la premessa necessaria al cammino, al movimento, all'azione.
Avvicinarsi alle scarpe, calzarle, vuol dire scegliere di Essere.
Per camminare bisogna che che le parti che ci compongono siano in armonia tra loro, possano muoversi fluide come un'articolazione perfettamente sana;
ma i condizionamenti sociali che subiamo ci rendono organismi in perenne conflitto con se stessi, affetti da una malattia autoimmune.
"Una brillante pecora nera" nasce dalla necessità di sviscerare la natura della paura,riconoscere i modelli che ci vengono imposti, comprendere il senso di inadeguatezza che
sentiamo nei loro confronti. E' uno spettacolo sul difficoltoso percorso che viene intrapreso da chi tenta di trovare la propria dimensione, percepire il proprio sentire, entrare in contatto con i propri desideri e solo allora, forse, finalmente riuscire a mettersi in cammino.



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lunedì 15 aprile 2013

PARABOLE FRA I SANPIETRINI VIII app: "La salute degli infermi" - Compagnia Barone - Chieli - Ferrari


PARABOLE FRA I SANPIETRINI
“C’è bisogno” Festival di teatro da Roma in fuori
II Edizione
8 Febbraio | 25 Maggio

FORTE FANFULLA - Via Fanfulla da Lodi, 5 (Pigneto)

VIII - giov. 18, ven. 19 e sab. 20 Aprile 
Compagnia Barone - Chieli - Ferrari - La salute degli Infermi
di e con  Emilio Barone, Alessandra Chieli, Massimiliano Ferrari


Nulla era facile, perché in quel periodo la pressione di mamma salì ancora e la famiglia arrivò al punto di chiedersi se non ci fosse un qualche influsso incosciente, qualcosa che trapelasse dal comportamento di tutti loro, un’inquietudine e uno scoramento che facevano male a mamma nonostante le precauzioni e la falsa allegria.

Julio Cortàzar , “Tutti i fuochi il fuoco”
                                                                                                         

Parabole Fra i Sanpietrini continua a ritmo ferratissimo ancora fino al 25 maggio; giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 aprile, alle ore 21.30 sarà la volta della giovane formazione Compagnia Barone Chieli Ferrari che per l’occasione presenta al pubblico romano e agli affezionati di “Parabole” il loro debutto assoluto dal titolo “La salute degli infermi” una drammaturgia originale che prende spunto da alcuni racconti di Julio Cortàzar.

Il progetto "La salute degli infermi" ha vinto il bando Pre-Visioni 2012 del Teatro della Tosse di Genova.  E' stato finalista del "Premio Giovani Realtà del Teatro 2011" della Civica Accademia Nico Pepe di Udine e finalista della "Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2012".

Lo spettacolo è costruito attorno all’idea di silenzio e di immobilità. Le parole non dicono la verità, la verità è nei gesti dei personaggi che sono sulla scena pensata in maniera essenziale e funzionale all’azione degli attori: un tavolo intorno a cui i tre elaborano il piano; un giradischi la cui musica serve a celarne il trambusto; una sedia dinnanzi al letto della mamma; e la porta, ponte tra le due realtà.
La scelta di una recitazione asciutta, di sintesi di gesti e parole definisce un lavoro in cui il silenzio e la precisione diventano protagonisti.

Sinossi:

Buenos Aires, 1976: Alessandro muore mentre è in vacanza. I suoi due fratelli, in pensiero per la salute della madre costretta a letto dalla malattia, decidono di nascondere la verità con una fittizia corrispondenza dal Brasile. Nel loro piano coinvolgono Maria Laura, la fidanzata di Alessandro. Quando la madre muore realtà e finzione si confondono e i tre rimangono intrappolati nella loro macchinazione: credono a tutto, si illudono di tutto, si abituano a tutto.
Una porta traccia una linea immaginaria che divide il palcoscenico in due metà: in quella anteriore i due fratelli e Maria Laura preparano la macchinazione; in quella posteriore, la stanza della mamma, dissimulano serenità e mettono in pratica il loro piano.


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martedì 9 aprile 2013

PARABOLE FRA I SANPIETRINI VII app: TRICHER treƎtrequarti di MO.Lem (Torino)


PARABOLE FRA I SANPIETRINI
“C’è bisogno”
Festival di teatro da Roma in fuori

II Edizione fino al 25 Maggio

FORTE FANFULLA
Via Fanfulla da Lodi, 5 (Pigneto)


VII - giov. 11, ven. 12 e sab.13 Aprile 

MO.Lem  - TRICHER treƎtrequarti
Il quarto capitolo è stato selezionato al NAPOLI FRINGE FESTIVAL 2013

coordinamento e regia: Marco Ivaldi, Marco Monfredini, Francesca Tortora
con: Chiara Cardea, Roberta Maraini, Silvia Mercuriati, Salvo Montalto, Elena Pisu
direzione tecnica: Andrea Sancio Sangiorgi
immagine di locandina: Marco Monfredini
foto di scena: Alessandro Bosio
distribuzione, organizzazione e ufficio stampa: OffRome


Proseguono gli appuntamenti del mese di aprile di Parabole fra i Sanpietrini, giungendo così al settimo spettacolo della rassegna che anche questa volta vede in scena un gruppo proveniente da Torino, MO.LemTRICHER treƎtrequarti sarà presentato al Forte Fanfulla ed è parte del progetto Tricher iniziato nel 2010. È pensato e realizzato come un continuo work in progress che permette agli attori coinvolti di lavorare costantemente insieme a un tema, sempre diverso, di particolare rilevanza, ispirato a episodi di attualità in sintonia con i reali cambiamenti della società e della politica.
Con il progetto Tricher – in italiano, menzogna – MO.Lem si interroga su che differenza c’è tra non dire la verità e mentire.



Nei primi Tricher hanno parlato di politica, di società, di economia. Un “format” in continuo divenire e mutamento, che però mantiene alcune linee rigorose: l'impegno politico e sociale, la denuncia, il contenuto a sovrastare la forma, lo studio dei documenti, il lavoro collettivo frenetico e approfondito e il tentativo di togliere dal teatro tutto il superfluo, riuscendo così a trovare la cosa che più del teatro rappresenta l'essenza finale: fare insieme e dire qualcosa di non detto.





MO.Lem (Movimento Libere Espressioni Metropolitane) è formato dalle compagnie teatrali torinesi Anticamera Teatro, Chi per Es Teatro, Ivaldi|Mercuriati e l’attrice Chiara Cardea a cui si aggiunge nel 2012 Grimaco Movimentiumani. Dopo aver lavorato al progetto TRICHER andato in scena nel maggio del 2010, TRICHER 2_la prova della non menzogna nel febbraio del 2011 e TRICHER 3_non dire falsa testimonianza nell’aprile 2012, MO.Lem continua ad approfondire i temi affrontati nei capitoli precedenti aggiornandoli sulla base dei continui cambiamenti reali della società e della politica. Il tipo di spettacolo permette, infatti, di essere continuamente diverso a seconda del periodo della sua messa in scena.


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lunedì 25 marzo 2013

Parabole fra i sanpietrini presenta "Les Monde des Vivants/Il Mondo dei Vivi" (Parigi)


PARABOLE FRA I SANPIETRINI
OffRome e Forte Fanfulla
Presentano

"Les Monde des Vivants/Il Mondo dei Vivi"

di Serra Bernhardt (Parigi)
con Serge Pirilli e Alessia Barbiero

27 marzo ore 21.30 in esclusiva assoluta - ingresso libero
@forte fanfulla



Parabole fra i sanpietrini & Forte Fanfulla presentano al pubblico romano una formazione speciale riunitasi a Roma per questa occasione, Serra Bernhardt & Guest : Serge Pirilli - Alessia Barbiero (Parigi), il 27 marzo, ore 21.30,  metteranno in scena negli spazi teatrali del Forte Fanfulla, venti minuti della nuova performance dal titolo "Les Monde des Vivants/Il Mondo dei Vivi". 

L’idea della performance è nata da un video "Cucine" creato nel 2010 per la partecipazione alla Residenza della Biennale di Venezia del regista Rodrigo Garcia. "Le Monde des Vivants/Il Mondo Dei Vivi" è stata presentata al Festival Impromptus#4 a Parigi. Lo spettacolo è un work in progress, un susseguirsi di immagini, voci, personaggi che evocano mondi del quotidiano e dell' extra quotidiano.  Una visione dall'intimo all'universale.
Non c'è tristezza, ma ripetizione dinamica e intuitiva.



“La stranezza va insieme alla normalità, in questo lavoro che si basa su una colonna sonora, è l'inizio di un viaggio che prende forma. Siamo fatti di carne e di sangue, ma c'è qualcosa di più... Non solo corpi, ma anche intime sensazioni, quasi come dei fantasmi. Un atto magico, catartico, che tocca l'animo umano, dove tutto può succedere”
(Serra B.)






Link Vimeo: http://vimeo.com/59015149 “Les Monde des Vivants / Il Mondo dei Vivi”
Link Vimeo: http://vimeo.com/24167596 “Cucine”







Per informazioni:
fan page: ParabolefraISanpietrini


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giovedì 21 marzo 2013

V APPUNTAMENTO: GROPPI D'AMORE NELLA SCURAGLIA - CARICHI SOSPESI (PADOVA)


PARABOLE FRA I SANPIETRINI
“C’è bisogno”
Festival di teatro da Roma in fuori

FORTE FANFULLA
Via Fanfulla da Lodi, 5 (Pigneto)

V appuntamento - giov. 28 e ven. 29 Marzo 

Carichi Sospesi  - Groppi d'Amore nella Scuraglia (Padova)

di Tiziano Scarpa
con Silvio Barbiero
scene di Paolo Bandiera
costumi di Anna Cavaliere
musiche di Sergio Marchesini e Debora Petrina
regia di Marco Caldiron
produzione Carichi Sospesi

Il quinto appuntamento di Parabole fra i Sanpietrini ospiterà un gruppo proveniente da Padova: l’associazione culturale Carichi Sospesi, che dal 1998, porta avanti una politica di forte promozione culturale, produzione teatrale e sperimentazione di nuovi linguaggi e tecniche.



Il 28 e 29 marzo porteranno in scena negli spazi del Forte Fanfulla una saga comica e poetica in una lingua primitiva Groppi d'amore nella scuraglia di Tiziano Scarpa.
Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del centro-sud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti.
Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l'originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naif tracciato con penellate severe e marcate.


Non so proprio da dove mi sia uscito il personaggio di Scatorchio, la sua lingua, il suo mondo. Io credevo di essere una persona mite, decentemente gentile. Scatorchio è una specie di parente scuro, mi scorre nel sangue come un’eredità intima ed estranea. Lo amo profondamente, anche perché mi mette a disagio. Per questo sono stato conquistato dallo Scatorchio dei Carichi Sospesi. Anche a guardare loro, hai di fronte due persone miti e gentilissime. Non sai proprio da dove riesca a tirarlo fuori in maniera così possente e persuasiva, il mite Silvio Barbiero, un personaggio talmente ruvido, cialtrone, impresentabile, poetico. Non sai come abbia fatto, il gentile Marco Caldiron, a domarlo e a scatenarlo, a mettergli le briglie in certi punti e a lasciarsi trascinare selvaggiamente in altri. Comincio a sospettare che ci sia un po’ di Scatorchio in ogni maschio, ma solo alcuni sappiano come dargli voce.
Tiziano Scarpa


Silvio Barbiero: Attore e docente di teatro - padovano di adozione - si specializza presso il Teatro Popolare di Ricerca, presso il Tam Teatro Musica di Padova e studia con insegnanti del calibro di Michela Lucenti, Juri Ferrini, MariaGrazia Mandruzzato e Serena Sinigaglia. Per il Teatro Stabile del Veneto è nel cast di “Il Ventaglio” di Carlo Goldoni, con la regia di D. Michieletto. Nel 2003 co-fonda l’associazione Carichi Sospesi con cui organizza festival, rassegne teatrali e produce spettacoli. Dal 1995 tiene laboratori di teatro sia per adulti che per ragazzi delle scuole medie e superiori.In ambito cinematografico e televisivo lavora in programmi come “Un’altra vita”, in onda su Rai5, “Sexy Angels” , “Scherzi a parte” e “Neurovisione”, prodotto da Mtv.


PER INFO E PRENOTAZIONI:
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Spazio: Forte Fanfulla, via Fanfulla da Lodi, 5
Ora: 21.30
Sottoscrizione: 6 euro + tessera ARCI