lunedì 27 febbraio 2012

#4 PARABOLE FRA I SANPIETRINI: Laura Graziosi // Italia Belpaese



"ITALIA BELPAESE"
di e con Laura Graziosi

GIOVEDI' 1 e VENERDI' 2 MARZO
Forte Fanfulla
Via Fanfulla da Lodi, 5 - Roma

inizio spettacoli: ore 21:30 + aperitivo dalle 19:00
ingresso con sottoscrizione: €6,00 + tessera arci obbligatoria
incluso per tutti piatto di aperitivi gratuito!



"Se ti mettono nome Italia e il tuo cognome è Belpaese potresti avere dei momenti di confusione identitaria e, soprattutto se sei una bambina, credere che ultimamente molti ce l’abbiano con te. E allora hai paura, che ti abbandonino per andare a vivere da un’altra parte, che ti dividano e facciano a pezzettini come fossi un bambolotto. Cosi’ ti arrabbi, piangi ma ridi pure, come vuole l’ istinto. Italia non puo’ capire i discorsi degli adulti ma soltanto ascoltarli e trasportarli in maniera grottesca e senza filtri nella propria Italia in miniatura".


(Montaggio Eva Bajasevic)




ITALIA BELPAESE è una maschera, a tratti mostruosa, che riporta in chiave surreale i discorsi delle persone comuni, un pensiero generalizzato sulla realtà odierna che pero’ puo’ nascondere inaspettate conseguenze, soprattutto se, ad ascoltarlo, vi è una mente ingenua perchè ancora non allenata con una propria capacità critica ;sia perchè essa risulta anagraficamente giovane, sia perchè è forse sofferente per la mancanza di una guida da parte degli adulti, gli stessi che si occupano invece di riempire la casa, i marciapiedi, i mezzi di comunicazione, i bar, i negozi, di tante parole apparentemente innocue.
LAURA GRAZIOSI è diplomata presso la Scuola del Teatro Stabile delle Marche. Ha collaborato con il Teatro Stabile delle Marche, la Compagnia Pantakin da Venezia , la Compagnia Nessunteatro e Synergie Teatrali. E’ attrice nello spettacolo « Il Corvo » vincitore del Leoncino d’ Oro alla Biennale di Venezia 2006, « Piccolo Mondo Alpino » vincitore del Premio Kantor 2011, « Martedi’ » selezione speciale al Concorso Nuove Sensibilità.E’ cofondatrice della Compagnia Vicolo Corto e autrice/attrice dei monologhi « Cuore di pesce », « Monnalisa », « Italia Belpaese » e “Pas d’ ospitalité” coprodotto da Bassano Operafestival


mercoledì 22 febbraio 2012

Parabole fra i Sanpietrini #3: Franz Biberkoff Teatro con OlivieriRavelli_Teatro // Con arido amore, Piero Gobetti





GIOVEDI' 23 E VENERDI' 24 FEBBRAIO 2012
FORTE FANFULLA
Via Fanfulla da Lodi, 5 - Pigneto (Roma)


inizio spettacoli:  h. 21,30 + aperitivo dalle 19,00
Sottoscrizione: 6 euro
tessera ARCI obbligatoria
(Per tutti piatto di aperitivi gratuito)






Franz Biberkoff Teatro
in collaborazione con OlivieriRavelli_Teatro (Roma)


#3 Con Arido Amore, Piero Gobetti
con: Claudio di Loreto Voce registrata di: Francesca Guercio
Drammaturgia e regia: Emanuela Cocco Collaborazione Artistica: Fabio Massimo Franceschelli
Contributi musicali: Fabio Iannuzzi, Furia Elettrica.

Se tutto è uguale, se il tono quotidiano è la tragedia,
bisogna pure che ci sia chi si sacrifica,
chi insegue il suo ideale trascendente o immanente,
cattolico o eretico con arido amore
                                                                                                                                      (Piero Gobetti)



Foto: "Con Arido Amore, Piero Gobetti"




Lo Spettacolo: Roma, Gennaio 2011. Nicola Bologna, 39 anni, insegnante precario di Storia e Letteratura
in un istituto alberghiero, segue con preoccupazione le vicende del referendum sul’accordo Fiat – Mirafiori.
Alla vittoria del sì, deluso e indignato, decide di scrivere una lezione per i suoi studenti sull’intellettuale antifascista che più di ottant’anni prima aveva creduto di scorgere proprio nella classe operaia la forza capace di una vera rivoluzione liberale: Piero Gobetti. Dopo essere stato colpito alla testa durante la manifestazione dello sciopero generale dei lavoratori, Nicola perde la memoria e si convince di essere Piero Gobetti, tornato invita per pura indignazione. Stordito e dolorante, si rifugia in un ipermercato. Le voci del passato e quelle delpresente si confondono. Quella di Benito Mussolini, che detta il telegramma in cui ordina la persecuzione di Piero Gobetti, quella degli operai dello stabilimento Fiat – Mirafiori, intervistati all’uscita della fabbrica,subito dopo aver votato il referendum-ricatto. I clienti del supermercato diventano un auditorio selezionato per un noviziato morale e pratico volto alla costruzione di una nuova classe dirigente, il sorvegliante dell’ipermercato assume le sembianze di un picchiatore fascista che gli dà la caccia. Mentre gli italiani continuano a fallire il loro esame di serietà moderna, accompagnato dalla voce della donna che detta i jingle pubblicitari dell’ipermercato, voce perennemente fraintesa che si trasforma prima in quella del prefetto che ordina la cessazione dell’attività della rivista La rivoluzione Liberale e poi in quella appassionata di Ada Prospero, che dice addio al marito, Gobetti traccia il ritratto amaro di un paese che non è ancora una nazione. Formidabile organizzatore di cultura, come lo definiva Antonio Gramsci, o meglio, storico del presente, come si definiva lui stesso, ma anche scrittore, ostinato antifascista, editore, critico teatrale, italiano liberale e intransigente, morto a Parigi a soli 25 anni per i postumi dell'aggressione fascista di cui era stato vittima pochi mesi prima a Torino, Gobetti torna in vita ai giorni nostri, per pura indignazione. Lo fa nel momento in cui i lavoratori sono messi in ginocchio, faccia nella polvere, nessun diritto, nessun potere contrattuale, spinti dalla paura di perdere tutto a mettersi gli uni contro gli altri. lo fa nei panni di un poveraccio, un insegnante, che ha perso, oltre alla memoria, il diritto di indignasi, e lo ritrova solo perdendo la consapevolezza di sé. Nello spazio ridicolo di una pièce teatrale, che di certo non gli sarebbe piaciuta e che forse avrebbe omaggiato di una delle sue formidabili stroncature, Gobetti ascolta ancora una volta le voci che provengono dalle fabbriche e traccia un ritratto urgente del fascismo e delle forme del trasformismo politico italiano. Parla agli Italiani, con passione profonda che è diventata abitudine, senza enfasi, senza facili ottimismi, con arido amore, con le parole di chi si aspetta un lavoro solitario, a lunga scadenza. Non rinuncia, però, a brindare alla rivoluzione liberale. Ancora una volta non è alla ricerca di un pubblico, ma di collaboratori.

La Compagnia: Franz Biberkoff è una compagnia teatrale e un progetto artistico di ricerca
drammaturgica e di interpretazione del testo, rivolto al teatro e alla scrittura cinematografica e televisiva.
Nato a Roma nel 2009 dalla collaborazione tra la drammaturga e regista Emanuela Cocco e l’attrice Cristina
Aubry. Si avvale della libera collaborazione con l’autore e regista teatrale Fabio Massimo Franceschelli
(Olivieri_Ravelli Teatro), le attrici Anna Amato, Francesca Guercio, e gli attori Claudio Di Loreto, Silvio
Ambrogioni e Marco Fumarola.




MarteMag: recensione di "Dino"

Cliccando QUI trovate la bella recensione di "Dino: studio su un sogno", secondo appuntamento del nostro festival, redatta da Eva di Tullio per MarteMag.

Grazie, Eva!

f a c e s // Ritratti Fotografici del Festival di François Farellacci


Bernardo Casertano ritratto da François Farellacci

mercoledì 15 febbraio 2012

martedì 14 febbraio 2012

# 2 Dino - Studio su un sogno

Secondo appuntamento con Parabole
16 e 17 Febbraio, h 21.30

Bernardo Casertano (Roma) #2 Dino - "Studio" su un sogno
con: Bernardo Casertano Regia: Ersilia Lombardo 
Drammaturgia: Livia Castiglioni ed Ersilia Lombardo 
Assistente alla Regia: Livia Castiglioni
Foto di scena: Alessandro Natale





‘’ Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino.Ma, divenuto uomo, ciò che ero da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in  unospecchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modoimperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anche io sono conosciuto. ‘’Prima lettera ai Corinzi

- Conosci te stesso -Talete



Foto: Alessandro Natale


Lo Spettacolo: Una stanza chiusa. Un uomo dorme profondamente. Inizia ad agitarsi lievemente, a mormorare sommessamente nel sonno delle parole quasi impercettibili, accennando un lieve sorriso, finché si sveglia di soprassalto, confuso e arruffato, quasi sprofondato in una enorme e fredda poltrona di pelle nera che lo accoglie come un improbabile e poco confortevole grembo materno. Ma se non ci è dato di sapere con precisione la natura del sogno che porta il nostro spaurito protagonista a questo brusco risveglio, tanto meno a lui sarà possibile venire facilmente a capo dell’enigma che gli si para davanti agli occhi e che gli invade la mente come un virus dall’istante stesso in cui si desta.‘Dove sono?Chi sono? ’Dove finisce il sogno e comincia l’incubo? Un indagine fuori e dentro di sé, in cui un uomo come tanti, senza un motivo apparente, si ritrova involontariamente catapultato in una appiccicosa ragnatela di quesiti e misteri, palleggiato tra mille indizi che gli sbattono sempre in faccia con veemenza le stesse domande senza risposta, in una faticosa rincorsa di calcoli enigmatici senza tregua alla disperata ricerca di una verità, una risposta per la perdita irreparabile da cui è pervaso,  perdita che lo porterà forse a scoprire se stesso. ‘’ Che cosa ho? Una sequenza di numeri interpretabile in infiniti modi e maniere. Un nome…’’.Ma non sempre le risposte sono chiare, salvifiche e risolutrici. O forse le domande sono state mal poste, gli indizi male analizzati e le conclusioni tratte in maniera troppo affrettata. O forse la verità e molteplice e infingarda, appannata come un riflesso su un vetro rotto che preferisce nascondere e non svelare. Un enigma che nasce e si consuma in una stanza chiusa, in una sorta di antro-prigione senza finestre e dalle pareti scure e incombenti, un non-spazio senza via di fuga.Una stanza di un labirinto da cui non è possibile fuggire, ma non si può far altro che stare, attendere, sperare di intravedere una risoluzione. Che potrebbe essere illuminante o terribile.

AttoreBernardo Casertano si diploma al Teatro dei Cocci sotto la guida di di Isabella Del Bianco,  Cristiano Censi con i quali collabora in alcuni lavori tra cui: “Un grumo di aria inutile”, “Da Sofocle a Dario Fò … w Woody Allen” e “Sognando Sognando” (tratto da “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare) Intraprende un percorso formativo e lavorativo col regista da Andrea De Magistris con il quale prende parte agli agli spettacoli :”LE VIOLE” (Teatro Wytwornia - Varsavia), “IM BESTIA”   regia di Andrea De Magistris, Studio su “Le viole”, “Emma e Cattivi Compagni”,“La sconosciuta” di Aleksandr Aleksandrovic Blok. Nel frattempo partecipa anche ai lavori “Pinocchio” di Collodi , “MOMO” di Michael Ende,  Peter Pan” di James Matthew Barrie per la regia di Danilo Zuliani. Segue  seminari con : Anton Milenin e Jean-Paul Denizon, con cui prende parte allo spettacolo  “Tre sorelle”. Partecipa ad un laboratorio intensivo con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, fondatori della compagnia “Sud CostaOccidentale” assieme alla regista Emma Dante. In seguito ancora partecipa ad un laboratorio con Pierpaolo Sepe sull’ “Amleto” fino ad arrivare ad un laboratorio permanente con Andrea Baracco e Ersilia Lombardo.
Regista Ersilia Lombardo Lavora dal 2001 al 2009 con  la Compagnia SudCostaOccidentale diretta da Emma Dante negli spettacoli: “ Medea” , “Vita mia”, “M-palermu”, “ Le Pulle”  Partecipa nello stesso periodo ai laboratori permanenti tenuti presso la “Vicaria” spazio diretto da Emma Dante.Lavora tra gli altri con J.Stanzak e i fratelli Mancuso.Nel 2010 interpreta per la  Rai un ruolo nella fiction “Il segreto dell’acqua” con la regia di Renato De Maria. E’ Finalista al  Premio Paracelso - Palermo 2010 concorso nazionale di drammaturgia breve organizzato dalla compagnia “ TeatriAlchemici”. Nel 2011 interpreta  il ruolo di “ Calpurnia” nello spettacolo “Giulio Cesare” di William Shakespeare con la regia di Andrea Baracco. Nel 2011 partecipa allo studio al theatre Nacional di Bruxelles  di “Fear and Desire” un progetto di Gaia Saitta con la collaborazione di Julie Anne Stanzak e Hervè Guerrisi.

mercoledì 1 febbraio 2012

#2 parabole fra i sanpietrini


Secondo appuntamento
16 e 17 Febbraio, h 21.30


Bernardo Casertano (Roma) 
#2 Dino - "Studio" su un sogno
con: Bernardo Casertano Regia: Ersilia Lombardo 
Drammaturgia: Livia Castiglioni ed Ersilia Lombardo 
Assistente alla Regia: Livia Castiglioni
Foto di scena: Alessandro Natale




Foto: Alessandro Natale


‘’ Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Ma, divenuto uomo, ciò che ero da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in  uno
specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo
imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anche io sono conosciuto. ‘’
Prima lettera ai Corinzi

- Conosci te stesso -
Talete



Lo Spettacolo: Una stanza chiusa. Un uomo dorme profondamente. Inizia ad agitarsi lievemente, a mormorare sommessamente nel sonno delle parole quasi impercettibili, accennando un lieve sorriso, finché si sveglia di soprassalto, confuso e arruffato, quasi sprofondato in una enorme e fredda poltrona di pelle nera che lo accoglie come un improbabile e poco confortevole grembo materno. Ma se non ci è dato di sapere con precisione la natura del sogno che porta il nostro spaurito protagonista a questo brusco risveglio, tanto meno a lui sarà possibile venire facilmente a capo dell’enigma che gli si para davanti agli occhi e che gli invade la mente come un virus dall’istante stesso in cui si desta.‘Dove sono?Chi sono? ’
Dove finisce il sogno e comincia l’incubo? Un indagine fuori e dentro di sé, in cui un uomo come tanti, senza un motivo apparente, si ritrova involontariamente catapultato in una appiccicosa ragnatela di quesiti e misteri, palleggiato tra mille indizi che gli sbattono sempre in faccia con veemenza le stesse domande senza risposta, in una faticosa rincorsa di calcoli enigmatici senza tregua alla disperata ricerca di una verità, una risposta per la perdita irreparabile da cui è pervaso,  perdita che lo porterà forse a scoprire se stesso.
‘’ Che cosa ho? Una sequenza di numeri interpretabile in infiniti modi e maniere. Un nome…’’.
Ma non sempre le risposte sono chiare, salvifiche e risolutrici. O forse le domande sono state mal poste, gli indizi male analizzati e le conclusioni tratte in maniera troppo affrettata. O forse la verità e molteplice e infingarda, appannata come un riflesso su un vetro rotto che preferisce nascondere e non svelare. Un enigma che nasce e si consuma in una stanza chiusa, in una sorta di antro-prigione senza finestre e dalle pareti scure e incombenti, un non-spazio senza via di fuga.
Una stanza di un labirinto da cui non è possibile fuggire, ma non si può far altro che stare, attendere, sperare di intravedere una risoluzione. Che potrebbe essere illuminante o terribile.




AttoreBernardo Casertano si diploma al Teatro dei Cocci sotto la guida di di Isabella Del Bianco,  Cristiano Censi con i quali collabora in alcuni lavori tra cui: “Un grumo di aria inutile”, “Da Sofocle a Dario Fò … w Woody Allen” e “Sognando Sognando” (tratto da “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare) Intraprende un percorso formativo e lavorativo col regista da Andrea De Magistris con il quale prende parte agli agli spettacoli :”LE VIOLE” (Teatro Wytwornia - Varsavia), “IM BESTIA”   regia di Andrea De Magistris, Studio su “Le viole”, “Emma e Cattivi Compagni”,“La sconosciuta” di Aleksandr Aleksandrovic Blok. Nel frattempo partecipa anche ai lavori “Pinocchio” di Collodi , “MOMO” di Michael Ende,  Peter Pan” di James Matthew Barrie per la regia di Danilo Zuliani. Segue  seminari con : Anton Milenin e Jean-Paul Denizon, con cui prende parte allo spettacolo  “Tre sorelle”. Partecipa ad un laboratorio intensivo con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, fondatori della compagnia “Sud CostaOccidentale” assieme alla regista Emma Dante. In seguito ancora partecipa ad un laboratorio con Pierpaolo Sepe sull’ “Amleto” fino ad arrivare ad un laboratorio permanente con Andrea Baracco e Ersilia Lombardo.




Regista Ersilia Lombardo Lavora dal 2001 al 2009 con  la Compagnia SudCostaOccidentale diretta da Emma Dante negli spettacoli: “ Medea” , “Vita mia”, “M-palermu”, “ Le Pulle”  
Partecipa nello stesso periodo ai laboratori permanenti tenuti presso la “Vicaria” spazio diretto da Emma Dante.Lavora tra gli altri con J.Stanzak e i fratelli Mancuso.
Nel 2010 interpreta per la  Rai un ruolo nella fiction “Il segreto dell’acqua” con la regia di Renato De Maria. E’ Finalista al  Premio Paracelso - Palermo 2010 concorso nazionale di drammaturgia breve organizzato dalla compagnia “ TeatriAlchemici”. Nel 2011 interpreta  il ruolo di “ Calpurnia” nello spettacolo “Giulio Cesare” di William Shakespeare con la regia di Andrea Baracco. Nel 2011 partecipa allo studio al theatre Nacional di Bruxelles  di “Fear and Desire” un progetto di Gaia Saitta con la collaborazione di Julie Anne Stanzak e Hervè Guerrisi.

I CleanCorner battezzano Parabole fra i Sanpietrini

TeatroeCritica torna a parlare di noi con la recenzione di  28 [Twenty Eight],
spettacolo della compagnia milanese Collettivo CleanCorner.

LEGGI QUI

Foto di scena: Alessandro Natale







Portraits from a new theatre

::Portraits from a new theatre::
#1 Collettivo CleanCorner (Milano)
26-27-28 gennaio 2012

Ritratti fotografici: François Farellacci